Per alcuni Comuni l’uso dell’autovelox è diventato solo uno strumento per fare cassa. Invece di adoperarlo a scopo preventivo o dissuasivo per accertare il superamento dei limiti di velocità, l’autovelox è diventato uno strumento per garantire alle amministrazioni comunali entrate supplementari. A restare vittime del comportamento dei Comuni sono gli automobilisti.
Lo Stato e le Pubbliche Amministrazioni devono essere l’esempio di applicazione rispetto rigoroso della Legge. La norma 142 del codice della strada obbliga i Comuni a destinare le risorse raccolte con le multe dell’autovelox per finalità di bilancio strettamente legate al miglioramento della sicurezza e della manutenzione stradale. Tuttavia con gli anni, il ricavato delle multe dell’autovelox invece che essere utilizzato per le infrastrutture stradali o la cartellonistica, ha preso le destinazioni più diverse.
Il 28 gennaio 2016 ho presentato una mozione, approvata dalla Camera, che stabilisce il principio per cui i Comuni che non rispettino il codice della strada debbano essere sanzionati così come accade agli automobilisti che superino i limiti di velocità.
Il 27 marzo 2017 ho chiesto una disciplina omogenea delle zone a traffico limitato (ztl), dietro le quali si nascondono assai spesso sostanziosi interessi di natura economica, che trasformano questo strumento di regolazione dei flussi di traffico in macchina mangiasoldi ai danni degli automobilisti, capace di aggirare la giusta norma contenuta nellarticolo 61 della legge 120 del 2010, voluta dal Governo Berlusconi, che impedisce alle società che gestiscono le installazioni delle ztl di guadagnare a percentuale sulle sanzioni.
Il 19 aprile 2017 sono intervenuto nuovamente per chiedere chiarimenti, circa la notizia di un imminente provvedimento per dare alle città metropolitane la libertà di multare gli automobilisti che sconfesserebbe le deliberazione della Camera contro l’utilizzo distorto dei proventi delle multe.
Nel corso dell’esame della manovra approvata in Aula alla Camera il 1 giugno 2017 è stato inserito un comma che tradisce gli impegni che il Governo aveva preso in Parlamento poco più di un anno prima, permettendo per il 2017 e per il 2018, alle province e alle città metropolitane di far cassa con le multe, e in particolare con quelle degli autovelox.
Su questo tema ho attaccato a viso aperto il Governo e ho fatto approvare all’unanimità dall’Assemblea un mio ordine del giorno che impegna il Governo stesso a mettere dei paletti a questa norma pericolosamente pasticciata che finirà per pesare sulle tasche di tutti automobilisti sottraendo risorse preziose alla sicurezza stradale. Non mi aspetto che il Governo mantenga neppure questo impegno. Ma è mio preciso dovere di deputato battermi in Aula per affermare ciò che ritengo giusto e corretto.
Il 15 novembre 2018 arriva in Aula a Montecitorio la mia proposta di legge contro le multe illecite degli ausiliari della sosta e del traffico.
Qui potete leggere il testo della proposta di legge, oppure se vuoi scarica il pdf, come è più comodo per te.