Roma, 7 apr. (TMNews) – Ministri nel mirino dell’opposizione in Aula alla Camera nel corso dell’esame del ddl sulla prescrizione breve per gli incensurati che cancellerebbe il processo Mills in cui è imputato il premier Silvio Berlusconi: schierati ai banchi del governo per non far mancare i numeri alla maggioranza, sono stati criticati soprattutto il Guardasigilli Angelino Alfano e il ministro degli Esteri, Franco Frattini.
Al ministro della Giustizia, cui è stato chiesto più volte di fornire i numeri dei processi che verrebbero cancellati dal ddl all’esame dell’Assemblea di Montecitorio, è arrivata la solidarietà del Pdl espressa da Simone Baldelli. “Mi onoro di essere amico di Alfano – è stato il commento del leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini – ma il fatto che stia qui come tutti i parlamentari non richiede un elogio particolare, sta solo facendo il suo dovere, lo rispettiamo senza insulti. Tuttavia siamo tutti legittimati a ricordare che Alfano nei giorni scorsi aveva spiegato che c’era una riforma epocale della giustizia in cantiere e che questo avrebbe provocato il ritiro di tutti i provvedimenti ad personam. Non è avvenuto, quindi sta naufragando in questo momento la possibilità che si affronti serenamente il tema della giustizia. I toni oltre le righe rispondono a un provvedimento che, come ha rilevato il Csm, rappresenta un’amnistia mascherata e qualcuno deve incaricarsi di dirlo in Parlamento”.
Oggetto di critiche e scherno anche il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Il capogruppo di Fli, Benedetto Della Vedova, ha sottolineato l’inopportunità che in un momento così delicato per la politica estera il titolare della Farnesina stia in Aula per assicurare il proprio voto quindi si è offerto, non senza sarcasmo, di ritirare il proprio voto per bilanciare quello di Frattini e permettergli di lasciare l’Assemblea. Stesso ragionamento da Casini: “Mi auguro Frattini non perda tempo in Aula e vada a trattare con l’Ue o tra qualche giorno saremo invasi dagli extracomunitari che andranno esattamente dove non vogliono che vada la Lega”.
“Non mi scandalizzo della presenza di tutti i ministri – ha sottolineato il Pd Michele Ventura – ma sarebbe bene che pensassero a un negoziato serio con l’Ue e la Francia che non è tutto da delegare a dichiarazioni improvvisate. Forse per la riuscita di questo negoziato sarebbe opportuno trattenere in Aula solo La Russa perché potrebbe essere motivo di turbamenti anche nelle relazioni internazionali”. Il presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini, ha preso di mira il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti: “Vorrei dire a Tremonti, che è nascosto là, che c’è un posto libero tra i banchi del governo”.