Sono entrato a far parte dell’Ufficio di Presidenza della Camera dopo che lo stesso Ufficio di Presidenza aveva già deciso di adottare questa irrituale procedura di istruttoria e selezione per i canditati alla guida dell’ufficio stampa della Camera. Pur apprezzando l’obiettivo di principio, che mira alla trasparenza, e anche il lavoro certamente complesso e difficoltoso svolto dal comitato per la comunicazione presieduto dal vicepresidente Giachetti, ho espresso le mie forti perplessità sul metodo seguito, nella convinzione che il saldo tra ‘pro’ e ‘contro’ di questa procedura avrà buone probabilità di rivelarsi negativo.
Di conseguenza ho scelto di non partecipare né alle audizioni dei candidati selezionati, né al voto di deliberazione dell’Ufficio di Presidenza stesso.
In caso di accettazione dell’incarico, auguro comunque buon lavoro alla dottoressa Anna Masera, nella speranza che il suo contributo possa aiutare la Camera dei Deputati nel tentativo di raggiungere l’obiettivo ambizioso di riavvicinare istituzioni e cittadini, nella necessaria consapevolezza che quest’obiettivo dipenda in primo luogo dalla solidità che l’istituzione saprà dimostrare, e che tale solidità, a sua volta, dipenda dalla concretezza, dalla serietà e dalla serenità dell’azione politica che al suo interno si svolge.