MOZIONE CONCERNENTE INIZIATIVE IN RELAZIONE ALLA GRAVE CARESTIA CHE HA COLPITO IL CORNO D’AFRICA

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La Camera,
premesso che:
la gravissima carestia che affligge il Corno d’Africa ed, in particolare, la Somalia mette a rischio, secondo la Fao, la vita di dodici milioni di persone;
la siccità e le successive alluvioni e il triplicarsi dei prezzi dei generi di prima necessità inducono ad una migrazione in condizioni disumane miriadi di persone, le quali si dirigono verso campi profughi come quello di Dadaab in Kenya, ormai ridotto ad un immenso lazzaretto dove le condizioni igieniche, sanitarie e di sicurezza fisica sono fuori controllo;
secondo Jacques Diouf, direttore generale della Fao, sulla base di un summit svoltosi a Roma il 25 luglio 2011, servono 1,6 miliardi di dollari (1,1 miliardi di euro) nei prossimi dodici mesi per scongiurare o almeno limitare la tragedia; a tutt’oggi mancano all’appello circa 800 milioni di dollari;
la situazione è particolarmente critica in Somalia, dove l’Onu ha decretato formalmente lo stato di carestia per due regioni del sud, controllate dai gruppi estremisti islamici Shabaab, che impediscono l’accesso alle organizzazioni non governative;
le principali vittime della carestia sono i bambini: dall’inizio del 2011 ne sono già morti oltre 400 per fame, con un tasso di mortalità dell’86 per cento nelle regioni centro-meridionali. Nelle regioni meridionali di Bakool e della Bassa Shabelle, la malnutrizione acuta supera il 50 per cento, con tassi di mortalità infantile superiori a 6 (su 10.000) al giorno in alcune zone. Secondo l’Unicef questa è soprattutto la carestia dei bambini: ha meno di 18 anni la metà dei 3,7 milioni di persone colpiti dall’emergenza alimentare; uno su cinque ha meno di 5 anni; circa 554.000 bambini sono oggi gravemente malnutriti;
«È vietato essere indifferenti davanti alla tragedia degli affamati e degli assetati» queste le parole, durante l’Angelus di domenica 31 luglio 2011, di Papa Benedetto XVI, che già il 17 luglio 2011 aveva fatto proprio l’allarme che viene dagli operatori umanitari e dalle organizzazioni internazionali che appaiono impotenti dinanzi alle dimensioni immani e crescenti della catastrofe;
il Ministro degli affari esteri Franco Frattini ha espresso la volontà del Governo di soccorrere con un grande sforzo le popolazioni colpite, sostenendo che «di fronte a drammatiche emergenze umanitarie, l’Italia è pronta a fare sino in fondo la sua parte anche come donatore. Gli aiuti ci sono, ci saranno, e consistenti. Soprattutto, si tratta di aiuti concepiti non solo per alleviare nell’immediato le sofferenze della popolazione, ma anche per contribuire a gettare le basi di un futuro sviluppo autonomo di quei Paesi». Il Ministro ha affermato altresì che è «urgente e indispensabile un corridoio umanitario e aereo per portare beni di prima necessità dove servono, sfidando, se occorre, i terroristi Shabaab, che hanno detto di non volere gli aiuti perché per loro purtroppo la vita delle persone non vale niente»;
risultano essere di circa 11 milioni di euro i fondi messi a disposizione dal Governo per il 2010-2011 per l’emergenza in Corno d’Africa;
risulta, altresì, che il Governo sarebbe in procinto di stanziare ulteriori 9 milioni di euro per effettuare interventi bilaterali di cooperazione in ambito sanitario, alimentare, idrico e agricolo a favore delle popolazioni maggiormente colpite, per finanziare le iniziative delle Agenzie Onu, in particolare quelle del programma alimentare mondiale e della Fao, volte ad alleviare le difficoltà delle popolazioni, e per rispondere alla dichiarazione delle Nazioni Unite sulla siccità in Somalia del 20 luglio 2011;
la Farnesina ha organizzato per il 2 agosto 2011 un volo umanitario con la presenza del Sottosegretario Mantica per trasportare, dalla base di Brindisi al campo di Dadaab in Kenya, dove sono ospitati profughi somali, prodotti alimentari ed aiuti di prima necessità, che verranno distribuiti tramite la Croce rossa internazionale e dall’Unhcr, e si prevede nei prossimi giorni anche un secondo volo umanitario con viveri ed aiuti diretto a Mogadiscio;
AGIRE onlus – Agenzia italiana per la risposta alle emergenze, il comitato che raggruppa autorevoli organizzazioni non governative italiane, ha avviato una campagna d’informazione e raccolta fondi con il patrocinio del Ministero degli affari esteri;
la III Commissione (Esteri) della Camera dei deputati ha approvato all’unanimità una risoluzione di analoghi contenuti,
impegna il Governo:
a mettere a disposizione delle organizzazioni internazionali aiuti utili a fronteggiare questa emergenza-carestia, incrementando i fondi stanziati a tal fine e coinvolgendo il più possibile le associazioni della società civile;
a contribuire alla forte campagna di informazione in atto per sensibilizzare l’opinione pubblica italiana alla tragedia di luoghi e popoli con cui l’Italia ha particolari legami storici;
a incrementare lo sforzo diplomatico per dare alle popolazioni del Corno d’Africa sistemi statuali e Governi stabili e democratici.
(1-00702)
«Renato Farina, Baldelli, Nirenstein, Pianetta».

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