DE CAMILLIS e BALDELLI – Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.. – per sapere – premesso che:
- il settore agricolo, com’è noto, sta affrontando una delle crisi più dure degli ultimi decenni, accentuata anche dalla situazione economica internazionale che certamente non contribuisce a sostenere le imprese del settore e l’intera filiera produttiva;
- il comparto del pomodoro rappresenta una delle coltivazioni ortofrutticole a maggiore valore aggiunto per le aziende agricole italiane;
- la crisi economica sta riversando i suoi effetti negativi in particolar modo sulle imprese agricole che operano nella filiera del pomodoro da industria, le quali stanno affrontando una serie di disagi legati sia a fattori climatici come la siccità, sia a certi comportamenti alquanto discutibili del comparto industriale della filiera che impone un prezzo non remunerativo, provocando un evidente effetto distorsivo nel mercato;
- nel 2010 la Commissione agricoltura della Camera dei deputati, con una risoluzione, impegnò il Governo ad adottare iniziative urgenti per contrastare i danni per l’intera filiera del pomodoro italiano, sottoposta, peraltro, ad un complesso sistema di norme e controlli qualitativi, che derivano dalla concorrenza sleale praticata dai prodotti importati da Paesi terzi, in particolare dalla Cina, in cui l’assenza di regole e controlli efficaci determina gravi danni alle imprese europee e, in particolare, a quelle italiane, con pesanti ripercussioni sulle vendite e sui ricavi;
- occorrono interventi urgenti volti a contrastare i tentativi di speculazione in atto da parte di alcune aziende di trasformazione e ad introdurre norme e controlli più incisivi per contrastare tutti i casi di concorrenza sleale dei prodotti di importazione –:
- quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda intraprendere per tutelare le imprese agricole che operano nella filiera del pomodoro nazionale e per garantire il rispetto delle regole, anche a tutela del consumatore, ed in particolare quali risultati siano stati ottenuti dal Governo, nell’ambito degli impegni intrapresi anche a livello comunitario, per l’introduzione di norme e di controlli più incisivi per contrastare le situazioni di concorrenza sleale.